Ricciarelli ricetta
Dolci di Natale della tradizione senese

La Taverna del Pecorino di Matteo Pasquetti

I Ricciarelli, celebri dolcetti natalizi della tradizione senese, si rivelano in realtà una deliziosa tentazione che conquista i palati tutto l'anno.
Testimonianza di una storia millenaria, questi prelibati dolci sono stati insigniti nel 2020 del prestigioso marchio IGP, confermando la loro autenticità come gli unici e originali Ricciarelli senesi conosciuti in tutto il mondo.

ricciarelli toscani

Il segreto di questa squisitezza risiede nella loro antica ricetta, composta da mandorle, zucchero e albume d'uovo, che vengono abilmente lavorati. A differenza del marzapane, i Ricciarelli sono caratterizzati da un aroma unico, arricchito dalla sottile presenza della scorza d'arancia. La loro forma, una suggestiva losanga leggermente stondata, si sposa perfettamente con il gusto avvolgente e distintivo che li contraddistingue.

Dopo la cottura, i Ricciarelli mantengono la loro chiarezza, presentandosi con una superficie immacolata, grazie anche alla caratteristica sottile copertura di zucchero a velo. Per i palati più audaci, esiste anche una versione moderna, irresistibile per i golosi, che sfoggia una seducente copertura di cioccolato.

I Ricciarelli sono la conclusione ideale di un pasto, da gustare da soli o accompagnati da un tè caldo o da un caffè aromatico. Tuttavia, l'abbinamento che ha resistito al tempo e conquistato il consenso unanime è con il Vinsanto. Questa combinazione è una sinfonia di sapori che delizia il palato, trasportando chiunque ne assapori l'armonia in un viaggio culinario attraverso le tradizioni toscane.

Dopo tutto questo parlarne viene, sinceramente, voglia di mangiarne uno. Nel periodo natalizio è facile trovarli in vendita nelle pasticcerie e anche nei supermercati più forniti; tutto il resto dell’anno non possiamo dire la stessa cosa. Di certo si trovano facilmente nel senese, dove sono reperibili sempre, nel resto d’Italia forse no. E allora come si fa per assaggiare i Ricciarelli, che so, a febbraio, a maggio o a luglio? Si preparano in casa! La ricetta? Ce l’abbiamo noi! Eccola.


Ingredienti

• 200 g di farina di mandorle

• 2 albumi d’uovo a temperatura ambiente

• 200 g di zucchero a velo + altri 250 per la copertura

• un cucchiaino scarso di succo di limone

• la buccia finemente grattugiata di un’arancia

• i semi di una bacca di vaniglia o una bustina di aroma di vaniglia

• un cucchiaino di estratto di mandorla amara

• 2 cucchiai di acqua



Procedimento
Mescola con una frusta gli albumi con il succo di limone, la vaniglia, la buccia d’arancia e l’estratto di mandorla fino ad ottenere un composto schiumato.
Aggiungi poi i 200 g di zucchero a velo e la farina di mandorle e mescola con un cucchiaio; il composto dovrà diventare morbido. Modellalo a formare una palla, avvolgilo nella pellicola e lascialo riposare in frigo per almeno 24 ore.

Trascorso questo tempo, trasferisci l’impasto su una superficie spolverata con metà dello zucchero a velo destinato alla finitura; forma una sorta di salsicciotto largo circa 3 cm; staccane dei pezzetti da 20 g ciascuno e dai loro la tipica forma a chicco appiattito con le mani. Passali di nuovo leggermente sullo zucchero a velo.
Man mano trasferiscili su una teglia precedentemente foderata di carta da forno. Prima di infornare passa le dita inumidite di acqua sulla superficie dei ricciarelli e poi spolverali con abbondante zucchero a velo.

Cuoci in forno statico preriscaldato, nella parte centrale, a 150° per i primi 5 minuti, poi alza a 170° per altri 5, finché non vedrai formarsi le crepe sulla loro superficie; abbassa poi a 160° e fai cuocere ancora 5 minuti – la cottura, in tutto, non deve superare i 18 minuti.

Una volta sfornati dovranno riposare per circa un’ora, così da raggiungere la loro caratteristica consistenza ed essere pronti per essere gustati.