Marmellata e formaggio
Il segreto di un abbinamento speciale

La Taverna del Pecorino di Matteo Pasquetti

L’abbinamento marmellata e formaggio è uno dei più gustosi della nostra intera gastronomia. Ma qual è il segreto di questo connubio speciale? Come possono due elementi così diversi fra loro essere così in armonia?
È semplice: marmellata e formaggio sono complementari.
Cosa vuol dire? I formaggi sono privi di zucchero e trovano nella dolcezza di marmellate, confetture, composte, gelatine, mieli e mostarde gli elementi ideali per bilanciare la loro sapidità. Per ogni formaggio, poi, c’è il giusto elemento dolce per creare il perfetto equilibrio di sapori e aromi.
Scopriamo insieme come creare i migliori abbinamenti fra formaggi e marmellate e affini.

Gli abbinamenti
Per cominciare dobbiamo fare delle importanti distinzioni: l’intensità del gusto dei formaggi varia moltissimo sia in base al latte utilizzato per la sua produzione – di mucca, di capra o di pecora – sia dalla stagionatura a cui è stato sottoposto e anche alla tipologia di pasta – molle o dura.

La regola fondamentale per gli abbinamenti vuole che fra i due elementi si raggiunga un equilibrio, per cui, ai formaggi più stagionati e sapidi andranno abbinati gli accompagnamenti più dolci. Le confetture sono perfette allo scopo: le più celebri sono indubbiamente quelle di pere, prugne o ciliegie, ma sono da provare anche quelle di lamponi, frutti di bosco, fragole o albicocche.

I formaggi freschi, morbidi e più dolci, si abbinano tradizionalmente con confetture e marmellate dal gusto più acidulo, tipicamente quelle di arancia, di mandarini e di limoni.
Ecco qualche esempio celebre e di comprovato successo: Pecorino di Pienza e confettura di pere, formaggio fresco di capra e confettura di fichi, formaggio di fossa o gorgonzola e confettura di pesche, mascarpone e marmellata d’arance.

marmellata cipolle per formaggio

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La degustazione perfetta
Che sia un antipasto o il piatto principale, è importante saper proporre bene il classico tagliere di formaggi e marmellate.
Partiamo dai formaggi: quanti e quali? In genere il numero minimo di formaggi per effettuare una degustazione è almeno cinque, avendo cura di scegliere formaggi fatti con diversi tipi di latte e di diverse stagionature.

Ricordati sempre che i formaggi si servono a temperatura ambiente: se li conservi abitualmente in frigo, tirali fuori con sufficiente anticipo. E ricorda anche che ogni formaggio vuole un taglio specifico, importantissimo per valorizzarne il gusto – ad esempio il Parmigiano va servito a scaglie, il pecorino a pezzetti triangolari, i formaggi di capra a fette, quelli da spalmare interi, in modo da essere prelevati con il giusto coltello e spalmati al momento.

Anche la disposizione ha un’importanza rilevante: la degustazione deve partire dal formaggio più delicato e finire con quello dal gusto più deciso.
Veniamo adesso alle marmellate: per una degustazione perfetta ogni formaggio proposto deve avere la propria marmellata abbinata, disposta in una ciotolina con un proprio cucchiaino.