I segreti del formaggio
5 curiosità che forse non conosci

La Taverna del Pecorino di Matteo Pasquetti

Il formaggio è uno dei cibi più consumati in Italia e nel mondo. Ne esistono infinite varietà, ognuna espressione di una tradizione, di un territorio e di una storia unica e irripetibile.

Quali sono i segreti che rendono questo prodotto antichissimo così amato tanto che la sua produzione viene tramandata di generazione in generazione, attraverso i secoli?
Molte cose si sanno intorno ai formaggi: metodi di produzione, disciplinari, riconoscimenti, stagionatura, abbinamenti, ricette, ecc.

Non si tratta allora di segreti, ma forse di uno solo: il formaggio è una costante in ogni cultura, perché negli anni tutto cambia, tranne alcune cose certe e stabili, capaci di attraversare i secoli senza perdere mai la propria identità e rimanendo sempre tratto distintivo e riconoscibile di una determinata cultura.

Eppure ci sono delle curiosità riguardo al formaggio che non tutti conoscono. Eccone 5.

1. 4 kg di latte = 500 g di formaggio
Esattamente: la quantità di latte necessaria alla produzione di formaggio è ben superiore rispetto poi al peso del prodotto finito.
Ma non solo. Facciamo un esempio con un formaggio di latte di mucca: per mezzo chilo di formaggio servono quattro chili di latte; per produrre questo latte una mucca consuma circa 40 chili di cibo al giorno!

2. Anche gli intolleranti al lattosio possono mangiare formaggio
L’intolleranza al lattosio non preclude del tutto il consumo di formaggi. Basta scegliere quelli giusti, ovvero quelli stagionati che ne contengono poco o niente, proprio come nel caso del Parmigiano Reggiano.

3. I formaggi illegali
Negli Stati Uniti alcuni formaggi sono illegali, per motivi di sicurezza legati ai batteri. Alcuni di questi sono formaggi fatti con latte crudo ed invecchiato sotto i 60 giorni, come il Roquefort e il Camembert de Normandie.

4. Le dimensioni della cagliata fanno la differenza
Quando la cagliata viene rotta, le dimensioni prescelte determinano poi la tipologia del prodotto finito: cagliate grosse corrispondono a formaggi morbidi e freschi, cagliate piccole a formaggi duri e stagionati.

5. Ai topi non piace il formaggio!
Ebbene sì: contrariamente alla credenza popolare e alla narrazione a cui ci hanno abituato la letteratura e il cinema per bambini, ai topolini il formaggio non piace!
Non potendo trovare di meglio se ne nutrono, è vero, ma i topi sono tendenzialmente accaniti divoratori di dolci e carboidrati.

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