Come pulire i funghi porcini
Prima di mangiarli impariamo a pulirli

La Taverna del Pecorino di Matteo Pasquetti

I funghi porcini sono fra i più amati e i più sfruttati per le ricette più disparate: sono ottimi da soli, anche crudi, oppure come condimento per primi piatti a base di pasta, nei risotti, assieme alla carne, grigliati con altre verdure, si possono seccare e anche conservare sott’olio.

Il loro gusto e la loro versatilità li rendono unici.
Ma prima di pensare di mangiarli dovremmo imparare a pulirli bene. Sì perché arrivano nelle nostre cucine esattamente come sono usciti dal bosco ed è, quindi, importante pulirli con estrema attenzione, ma anche con estrema cura, per non danneggiarli.

Di cosa abbiamo bisogno per pulire i funghi porcini?


Per pulire i nostri funghi porcini avremo bisogno di un coltellino affilato con la lama liscia, di un pennello di medie dimensioni e di un panno di cotone.

Le fasi della pulizia dei funghi porcini


Per prima cosa i funghi vanno ripuliti da ogni residuo di terra.
Se sono particolarmente terrosi serviti del coltellino: usalo per raschiare via tutta la terra presente sul gambo.
Se, invece, ci sono solo piccole tracce di terra può essere sufficiente strofinarli leggermente con il panno di cotone asciutto o con il pennello – operazione questa che raccomandiamo comunque per essere sicuri di effettuare un lavoro accurato e, allo stesso tempo, delicato e rispettoso di questo prezioso alimento.

Nel caso fosse presente ancora dello sporco particolarmente ostinato si possono passare i funghi porcini sotto l’acqua fredda corrente; ma attenzione: i funghi non vanno d’accordo con l’acqua, potrebbero impregnarsi e, quindi, deteriorarsi. Il passaggio sotto l’acqua deve essere velocissimo e superficiale – mai mettere i funghi porcini a mollo – e deve essere seguito da un’ulteriore strofinata con il panno di cotone asciutto, sia per togliere ogni traccia di umidità che per eliminare ogni possibile residuo di sporco.

A questo punto i funghi porcini dovrebbero essere puliti. Ma rimane un’ultima evenienza di cui occuparci: è possibile che nei funghi raccolti a terra, cresciuti spontaneamente nel bosco, siano presenti dei vermetti.
Cosa si fa in questi casi? Si buttano? No! Mai! C’è un rimedio contadino che funziona e che vale la pena di provare.
Se vedi che sulla cappella dei funghi sono presenti dei buchi è molto probabile che all’interno ci siano degli “ospiti”. Non devi fare altro che porre i funghi a testa all’ingiù su un foglio di carta assorbente o di giornale e attendere un paio di giorni. I vermetti hanno la naturale tendenza a spostarsi in alto, quindi, risaliranno dalla cappella al gambo e sarà più facile eliminarli, sacrificando la parte “peggiore” del fungo e preservando quella decisamente migliore.

Veniamo, adesso, all’ultimo step della pulizia dei funghi porcini.
Se i funghi porcini che abbiamo sono molto piccoli, di solito non è necessario separare le cappelle dai gambi e si procede al taglio dei funghi interi. Quando, invece, i funghi porcini hanno buone dimensioni, si procede alla separazione delle sue parti. In che modo? Impugnando in una mano il gambo e nell’altra la cappella e ruotando delicatamente, facendo attenzione a non rompere il fungo.

A questo punto i tuoi funghi porcini sono pronti per essere cucinati. Buon appetito!