Aglione coltivazione
Tutto quello che bisogna sapere

La Taverna del Pecorino di Matteo Pasquetti

L'Aglione della Valdichiana è un prodotto tipico della Toscana, noto per il suo sapore delicato e la sua caratteristica principale: l’assenza di allicina, che lo rende più digeribile rispetto all’aglio comune. La sua coltivazione richiede attenzione e conoscenza delle tecniche giuste per ottenere un prodotto di alta qualità. In questa guida vedremo tutti gli aspetti fondamentali della coltivazione dell’aglione, dal terreno ideale fino alla raccolta e conservazione.

aglio piante orto

Cos’è l’aglione della Valdichiana?



L’Aglione della Valdichiana (Allium ampeloprasum var. Holmense) è un bulbo appartenente alla stessa famiglia dell’aglio, ma si distingue per le sue dimensioni maggiori, il sapore dolce e la totale assenza di allicina. Questa caratteristica lo rende perfetto per chi ha difficoltà a digerire l’aglio comune, senza rinunciare al gusto. Tradizionalmente utilizzato per la preparazione dei "pici all'aglione", è un ingrediente tipico della cucina toscana.

Il clima e il terreno ideale per la coltivazione dell’Aglione



L’Aglione si sviluppa meglio in un clima temperato con inverni miti ed estati calde e asciutte. Può tollerare temperature fredde, ma è importante evitare gelate tardive che potrebbero compromettere la crescita dei bulbi.

ideale

Il terreno ideale deve essere:

Ben drenato, per evitare ristagni d’acqua che possono causare marciumi radicali.

Ricco di sostanza organica e ben lavorato.

Con un pH compreso tra 6,5 e 7,5.

Se il terreno è troppo compatto, si consiglia di lavorarlo in profondità e di aggiungere sabbia o compost per migliorare la struttura.

Preparazione del terreno e concimazione



tereno ideale

Prima di piantare l’aglione, è essenziale preparare adeguatamente il terreno. La lavorazione dovrebbe avvenire almeno un mese prima della semina, con una vangatura profonda di 30-40 cm per favorire lo sviluppo delle radici.

La concimazione è un altro aspetto cruciale. L’aglione necessita di una buona quantità di sostanza organica, per cui è consigliato l’uso di letame maturo o compost ben decomposto. Un’integrazione con fertilizzanti a base di fosforo e potassio favorirà la formazione di bulbi grandi e sani.

Semina e impianto dell’Aglione

L’Aglione si riproduce esclusivamente per via vegetativa, piantando gli spicchi (detti “bulbilli”) prelevati dal bulbo madre. Il periodo ideale per la semina è tra ottobre e novembre nelle regioni con clima temperato.

Le distanze consigliate per l’impianto sono:

Tra le file: 30-40 cm

Tra le piante sulla fila: 20-25 cm

Profondità di impianto: 5-7 cm

Dopo la semina, è importante coprire bene i bulbilli con terra soffice e assicurarsi che il terreno rimanga umido ma non eccessivamente bagnato.

Irrigazione e gestione della coltura

L’Aglione non necessita di un’irrigazione eccessiva. È fondamentale bagnare il terreno nei periodi di siccità, evitando però ristagni d’acqua. Un’irrigazione regolare è particolarmente importante nella fase iniziale della crescita e nella fase di ingrossamento dei bulbi (marzo-aprile).

Per mantenere il suolo soffice e ridurre la competizione con le erbe infestanti, è consigliabile effettuare sarchiature periodiche e applicare una pacciamatura con paglia o altro materiale organico.

Cure colturali e difesa da malattie e parassiti

L’Aglione è abbastanza resistente alle malattie, ma può essere soggetto a problemi causati da funghi e parassiti. I principali nemici della coltura sono:

Marciume radicale (Rhizoctonia, Fusarium) dovuto a ristagni idrici.

Muffa bianca che colpisce le foglie e il bulbo.

Nematodi e tripidi, piccoli insetti che possono compromettere lo sviluppo delle piante.

Per prevenire questi problemi, è importante adottare la rotazione delle colture, evitare di coltivare l’aglione nello stesso terreno per almeno 3-4 anni e utilizzare prodotti naturali come macerati di ortica o neem per la difesa biologica.

Raccolta e conservazione dell’Aglione



L’Aglione è pronto per la raccolta tra giugno e luglio, quando le foglie iniziano ad ingiallire e seccare. Per raccoglierlo correttamente, è bene procedere manualmente o con l’ausilio di una forca per evitare di danneggiare i bulbi.

Dopo la raccolta, i bulbi devono essere lasciati ad asciugare in un luogo ventilato e ombreggiato per almeno 2-3 settimane. Questo processo permette di aumentare la conservabilità del prodotto e di ottenere bulbi ben asciutti.

Per la conservazione a lungo termine, l’aglione deve essere mantenuto in un luogo fresco e asciutto, preferibilmente appeso in trecce o in cassette di legno con buona aerazione. Evitare ambienti umidi per scongiurare lo sviluppo di muffe e marciumi.

Usi e benefici dell’Aglione

Oltre ad essere un ingrediente prelibato per molte ricette tradizionali, l’Aglione è ricco di proprietà benefiche:

Digeribile: grazie alla mancanza di allicina, non provoca problemi di digestione.

Antiossidante: contiene composti utili per la salute cardiovascolare.

Antibatterico e antimicotico: sebbene in forma più blanda rispetto all’aglio comune.

Conclusioni

La coltivazione dell’Aglione richiede impegno e dedizione, ma offre grandi soddisfazioni sia per il consumo personale che per la vendita. Seguendo le giuste pratiche agronomiche e curando ogni fase della coltura, è possibile ottenere bulbi di qualità eccellente, pronti per essere utilizzati in cucina o venduti nei mercati locali.

Se hai uno spazio adatto e vuoi cimentarti in questa coltivazione, l’Aglione della Valdichiana potrebbe essere una scelta perfetta per te!